Relais Villa D’Amelia: lusso familiare in Alta Langa, tra vino, nocciole e cene stellate
Dove il cielo s’attacca alla collina, a pochi minuti da Alba, un elegante cancello si apre sulla strada in discesa che conduce a Villa D’Amelia, un antico podere ottocentesco custodito tra profumati vigneti e floridi noccioleti, oggi trasformato in un Hotel – Relais dal lusso ricercato e dall’atmosfera familiare.
“Ora la strada sale in metà della vallata. Vento sì, ma ce la fa appèna a spettinarmi. Non riesco a scorgere, lassù, dove il cielo s’attacca alla collina.
Queste cominciano ad essere le Langhe del mio cuore”.
Beppe Fenoglio, Appunti partigiani 1944-1945, Torino, Einaudi.
Il profumo del prato appena tagliato e del glicine in fiore accoglie l’ospite in una tarda mattina di inizio estate, già trasportandolo altrove rispetto alla rumorosa quotidianità che ha scelto di lasciarsi alle spalle per qualche momento, per godere di tempo, silenzio e di un’esperienza unica per tutti e cinque i sensi.
Relais Villa d’Amelia. Cosa significa Relais
Relais è una parole francese che anticamente indicava un luogo di ristoro nel quale trascorrere la notte, riposarsi e rimettersi in viaggio il giorno successivo; deriva dal verbo “relassier”, dal latino relaxare, che significa rilassarsi, allentare.
Villa d’Amelia: il Relais di lusso nelle Alte Langhe
All’ingresso principale di Villa d’Amelia, una brocca di acqua e limone è sempre a disposizione degli ospiti; un omaggio a Madama Amelia Bonelli, che a inizio Ottocento era conosciuta per essere la matrona ospitale e accogliente della casa. “Serve a perpetuare il rito, simbolo della sacralità dell’ospite”, spiega Ilaria Legato, che si occupa di Pr e Communication per Villa d’Amelia.
L’antica Cascina Bonelli, oggi di proprietà della famiglia albese Barberis, è stata magistralmente ristrutturata e ospita 37 tra camere e suite, caratterizzate da una sofisticata miscela di classico e moderno, con pavimenti in caldo parquet e bagni in magnifico marmo travertino.
La Suite San Luigi è ricavata all’interno dell’antica cappella gentilizia mentre le due esclusive Suite Deluxe regalano un’apertura direttamente sul patio della corte – nella quale è ancora presente la chiesa privata della famiglia – e finestre con vista sulle Alpi.
Una scelta coraggiosa e ponderata quella di mantenete le finestre originali e non cedere alla facile tentazione di trasformare la facciata con grosse vetrate.
“Si è scelto di non compromettere l’estetica con la verità della struttura” sono le parole di Mauro Tezzo, Direttore – discreto, attento Anfitrione di Villa d’Amelia, così tanto appassionato della storia del suo luogo di origine da riuscire a far immergere completamente i suoi ospiti già al loro arrivo, dedicando a ciascuno tempo e cura.
Relais Villa d’Amelia: piscina e centro benessere tra vigneti e noccioleti
Per rinfrescarsi dopo il viaggio si può godere del sole cullati da un vento leggero a bordo piscina, rallentando il respiro con il suono dell’acqua e calmando la vista osservando l’elegante perfezione delle vigne che la circondano.
Si può poi passare dalle forti mani vellutate di Regina, per uno di quei massaggi fatti a regola d’arte da quei rari professionisti talentuosi e appassionati che amano davvero quello che fanno.
Ci si può depurare nella sauna finlandese, si può godere della mini-piscina privata con idromassaggio presente nel centro benessere, tra percorsi aromatici e docce emozionali, pregustandosi l’aperitivo nel patio della corte e la cena al celebre Ristorante DaMà, che si trova all’interno del Relais Villa D’Amelia.
La sensazione è quella di essere cullati dall’accogliente atmosfera di una casa privata: ogni ospite è trattato con un’attenzione speciale da tutto il personale, che se ne prende cura in ogni momento con garbo e discrezione, facendolo sentire unico e speciale.
Ciascun membro del “personale del sonno e del cibo” è selezionato e formato con cura, perché ci sia un’armonia di forma, gesti e cura dei dettagli.
Valentina Rizzitano, Front Office Manager, Cristina Chiarle, Responsabile Amministrazione, Miriam Kukaj, Housekeeper.
Relais Villa d’Amelia: nocciole e bollicine nella corte al profumo di glicine
Una viaggiatrice solitaria viene accompagnata al ristorante dal tavolo al quale siede al centro della corte, dove il vento leggero delle colline accarezza il bicchiere di Alta Langa Extra Brut che le è stato suggerito come aperitivo, gustato insieme alle incredibili nocciole raccolte a pochi passi; facendole scoprire che l’inaspettata armonia tra nocciole e bollicine è come miele e formaggio pregiato, cioccolato e fragole, vino rosso e un libro. Come un’anima affine quando la si guarda negli occhi per la prima volta.
Relais Villa d’Amelia: il ristorante DaMà
Il Ristorate DaMà è un’eccellenza della gastronomia.
Il nome scelto è sempre un omaggio a Madama Amelia Bonelli.
La cucina è gestita da Dennis Cesco, Chef creativo, braccio destro dello Chef stellato Damiano Nigro, che ha lasciato spazio al suo giovane discepolo dopo tanti anni.
Lo Chef Cesco è riuscito a costruire la sua propria identità, facendosi interprete del territorio dell’Alta Langa e ricercando produttori e artigiani con i quali è stato capace di creare empatia e connessione.
I piatti proposti sono una ricercata armonia tra ingredienti genuini del territorio e un’audace, consapevole creatività che porta a sperimentare la lavorazione dei piatti anche con stampanti 3D.
Un tripudio di estetica, qualità ed eleganza, antica e fresca allo stesso tempo.
I vini scelti da Nicola Masola, maître-sommelier del Relais Villa d’Amelia, valorizzano ogni singola portata nei colori e nei sapori. Gioia per occhi e bocca.
La carta dei vini è ricca di proposte del territorio così come di pregiate etichette francesi, scelte con competenza e gusto.
Rientrando nella Suite Deluxe con un inaspettato mix di sapori che inebria il palato e le bollicine che rendono l’anima leggera, ci si accorge che tutto è stato preparato per la notte: le lussuose tende sono state chiuse, i morbidi cuscini ornamentali spostati sulle poltrone di fronte letto e le lampade, rigorosamente da terra, brillano di una luce soffusa che prepara ad un profondo, calmo sonno nell’enorme letto con vista sui soffitti a volta.
Relais Villa d’Amelia: la colazione à la carte con vista sulle Alpi
Il risveglio è avvolto da pace e silenzio.
I tavoli per la colazione sono preparati in uno degli scorci più suggestivi del parco che circonda Villa d’Amelia: un patio con vista sulla distesa di vigneti e noccioleti che si perde fino all’orizzonte delle Alpi, con un occhio sulla città di Torino e un orecchio alle campane che riempiono la vallata.
Il menù è à la carte e la pasticceria è realizzata artigianalmente all’interno del Relais con prodotti locali, sempre mantenendo un equilibrio tra estetica e sostanza impeccabile.
L’ospite, ormai, non si sente più ospite, ma parte di un’atmosfera familiare con sfumature di ricercata esclusività.
Le Langhe piemontesi, patrimonio dell’Unesco e degli agricoltori che se ne prendono cura da generazioni e ne tengono viva la memoria
Prima di ripartire non si può non visitare qualche antica e celebre cantina, come Ca’ Rome’, la torre di Barbaresco, e altri preziosi tesori di questi luoghi, patrimonio dell’Unesco dal 2014.
Mauro Tezzo, Direttore-Anfitrione, è parte di una famiglia storica del territorio.
È affascinante ascoltare i suoi racconti appassionatamente garbati sull’anima tenace e precisa dei piemontesi, sull’orgoglio di avere un turismo che davvero apprezzi e voglia conoscere un territorio non così inflazionato come l’Alta Langa; su quanto Beppe Fenoglio sia stato l’autore che meglio abbia descritto questi luoghi dalla terra e l’aria speciale.
È affascinante ascoltare i racconti sulla vita del nonno, per il quale l’uva era come il pane, e che, come gli altri agricoltori, misurava gli ettari di terra in “giornate”.
Una giornata sono 3810 mq: quanto una coppia di buoi è in grado di arare in un giorno.
Le Langhe piemontesi: tempo e silenzio per comprendere la vita
Perché la vita di chi lavora con vino e nocciole é una vita di attesa, tempo e silenzio.
Si deve saper aspettare mesi, a volte anni per ottenere una bottiglia di Barolo, si deve avere pazienza perché le cose belle si compiano, consapevoli che una grandinata inattesa possa distruggere tutto in pochi minuti.
E allora non ci si dispera, ci si fa coraggio e si ricomincia da capo, con lo stesso amore, la stessa cura e la stessa dedizione di chi vuole dare dignità alla propria vita e a ciò che crea per sé e per gli altri.
Perché nelle zone di campagna tutto è collegato a tutto.
I vitigni sono collegati ai noccioleti come in un ordinato, elegante puzzle, così come lo sono le persone tra di loro.
Guardandolo dall’alto dei 30 metri della Torre di Barbaresco, che domina la vallata del Tànaro, questo puzzle ce lo ricorda, offrendoci un senso di infinito, di pace e fiducia che ridimensiona tutto il resto.
Relais Villa d’Amelia: arrivi e partenze
“Quello che vogliamo offrire durante il soggiorno dei nostri ospiti è un vero e proprio viaggio nel territorio dell’Alta Langa con il suo carattere deciso ed i suoi colori forti“.
Per innamorarci possiamo farci trasportare dai 5 sensi.
Per amare è necessario comprendere.
Al Relais Villa D’Amelia viviamo entrambe queste esperienze.
Cultura e conoscenza per la mente, lusso e sapori per il corpo, leggerezza e ristoro per l’anima.
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