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Tag: fashion

Vittoria Bonini Couture 2015

 

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Abiti Couture: arte, tradizione, eccellenza.

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PASSIONE, ELEGANZA.

Uno dei momenti più importanti della vita di Vittoria Bonini, è stato trovare il suo Atelier. A pochi passi dal centro di una Bologna tanto legata alla tradizione, quanto all’innovazione, Vittoria ha costruito qui il suo mondo creativo. Si respira arte, entrando. Le grandi finestre inondano lo spazio di luce. Libri di Haute Couture, statue di ispirazione classica, soffici poltrone che circondano la passerella davanti al grande specchio, eleganti, bianchi manichini, preziosi lampadari e un tavolo di vetro, costruito sull’antico supporto di una macchina da cucire, fanno da cornice a quello che rende davvero magica l’atmosfera: gli abiti.

Tessuti preziosi non possono non stimolare il nostro tatto: l’istinto è di accarezzarli, passare le mani sulle stoffe, ruvide dei ricami, rigorosamente realizzati a mano, soffici dello chiffon.

La luce ti fa sentire caldo e al sicuro, insieme al sorriso di Vittoria, che accoglie le sue ospiti come fossero regine, uniche e preziose. Le consiglia, le segue passo dopo passo in un momento delicato e meraviglioso, che merita sensibilità, gusto, attenzione ai dettagli, e puro, incondizionato amore per quello che si fa.

La passione di Vittoria per il suo lavoro è antica. Risale a quando un fazzoletto lasciato in giro dalla nonna, si trasformava in un abito per una bambola. Da quando una delle gioie più grandi era il momento in cui la sua mamma tornava a casa con sacchi pieni di avanzi di stoffa, con i quali poteva sperimentare volumi e materiali.

Per Vittoria era il modo preferito di impiegare il tempo. E, dopo tanti anni, lo è ancora.

Vittoria non può fare a meno della sensazione di creare qualcosa con le sue mani, sul corpo di qualcuno. Ed è proprio questa la Couture: un abito che nasce da uno schizzo, e viene creato con manualità e creatività direttamente sul manichino, con drappeggi e accorgimenti che lo rendono un’opera d’arte unica e preziosa.

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“Non ho mai visto mia mamma così felice, come da quando ha scelto il tuo abito”, racconta il figlio ventenne di una futura sposa.

PRECISIONE.

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Il dietro le quinte dell’Atelier è un ordinato, caos creativo. Tra schizzi appesi ai buri bianchi, decine di metri di stoffe e rotoli di morbidi tessuti, macchine da cucire, il cui suono ricorda mondi antichi, ferri da stiro in ferro, che creano una piccole nuvole di vapore nell’aria, prendono forma gli abiti.

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CREATIVITA’.

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ARTE.

Ma è solo quando vengono indossati, che gli abiti prendono vita, e diventano bellissimi. L’emozione di Vittoria per questi momenti, è la stessa anche, e soprattutto, dopo tanti anni, ed è ciò che la riempie di significato e la circonda di bellezza.

 

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ISPIRAZIONE. SOGNO.

L’ispirazione di Vittoria arriva dalla musica classica e dal cinema degli anni ’50.

I vecchi film la faceva sognare, ancora ragazzina, davanti allo schermo, ammirando donne stupende, con abiti meravigliosi, dalle scollature eleganti e i volumi principeschi. Quello che le dava gioia, al di là del volerli provare, era proprio il volerli realizzare, per fare sentire ogni persona che li avrebbe indossati, la regina del proprio mondo.

“E’ qualcosa che fa parte di me, la mia passione e la mia vita sono un tutt’uno, non potrei separarli”.

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RICERCATEZZA. MANUALITA’.

La crescita sta nel ricercare la diversità, trovarla anche solo in un dettaglio, per realizzare abiti sempre in evoluzione. Alcuni modelli si evolvono nel tempo, influenzati dalla musica che si ascolta, dalle immagini che si guardano, dall’esperienze che si vivono.

“Prima disegnavo di più. Ora parto con un’idea e l’abito nasce sul manichino. Non può essere diversamente. Non sento la fatica: è bello e dà soddisfazione”.

“Realizzare abiti da sposa, è il modo più bello di realizzare Couture”.

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Ciascun dettagli contribuisce a dare identità.

Gli abiti di Vittoria Bonini sono ideati e realizzati in Italia. L’ispirazione di Vittoria arriva da diverse forme d’arte italiane, per questo motivo ha scelto di raccontare le sue collezioni in contesti storici e luoghi di pregio della nostra cultura.

Gli scatti della sua ultima collezione, sono stati ospitati dalla suggestiva Reggia della Venaria Reale di Torino, una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO, iscritto alla Lista del Patrimonio dell’umanità dal 1997.

 

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Si ringrazia:

Roberta e Cecilia, sarte e vestiariste.

Shelly ed Eleonora, i volti di questi scatti.

Rossano, per trucco e acconciature.

Gustavo e Luca Vittorio, per il supporto tecnico e creativo sul set.

La giornata di pioggia torinese, che ci ha regalato questa luce fiabesca, onirica e surreale.

Tutti coloro che, lontani e vicini, hanno reso possibile questo sogno.

Si ringrazia La Venaria Reale di Torino – Consorzio di Valorizzazione Culturale

Fotografie e Testi di Manuela Masciadri

www.manuelamasciadri.it

 

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Insegnare o Trasmettere?

 

Mi capita spesso che mi venga chiesto perché ho deciso di insegnare. Terminerà nei prossimi giorni questa edizione del corso professionale di fotografia di moda alla Shoot Institute, per il quale sono docente titolare.

La verità è che, per quanto mi senta onorata che mi sia costantemente rinnovata questa possibilità, io a considerarmi un'”insegnante” faccio proprio molta fatica. Mi sento ancora così “in progress”, personalmente e professionalmente, che spesso mi chiedo se sono la persona più adatta per trasmettere agli aspiranti fotografi i valori e i concetti necessari per intraprende questa professione. La figura di un “mentore” me la sono sempre immaginata come di un qualcuno ormai “arrivato”, di un guru al quale rubare la formula magica per fare foto meravigliose e diventare ricchi e famosi.

Quello che l’esperienza mi ha però insegnato è che essere un fotografo non è solo imparare a posizionare luci, utilizzare fotocamera e photoshop per fare belle foto (ormai questo lo sanno fare anche moltissimi, bravi, fotoamatori ). Essere un fotografo è una costante ricerca, personale e creativa, di gusto, senso estetico, relazioni personali, comunicatività, sensibilità, espressività, cultura, contenuti e forme. E’ un modo di vivere. E mi auguro davvero che questa ricerca non termini mai: qualora succedesse, e io mi sentissi “arrivata”, credo che cambierei lavoro.

La formula magica in effetti esiste ed è proprio quello che vorrei trasmettere ai miei studenti: trovare il proprio, personalissimo, unico modo per mettere loro stessi nelle proprie foto, per avere la forza di mettersi in gioco, ogni giorno, sia nei giorni “up” che in quelli “down”, mantenendosi costantemente in equilibrio tra la ricerca personale e le fatture, e convivendo con questa altalena nel modo più sereno possibile. E’ vero, spesso puoi cadere, ma alla fine, continuando a  dondolare, spesso arrivi quasi a toccare il cielo.

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INTERVISTA PER PFGSTYLE

CHIACCHIERATA INTERESSANTE CON ELISABETTA, PER PGF STYLE

La chiacchierata con Elisabetta è durata un intero pomeriggio. Si è parlato di fotografia, arte, moda, ritrattistica e.. scelte di vita. E’ sempre un privilegio e un piacere avere confronti interessanti, di quelli che, anche dopo i saluti, ti continuano a far pensare..

Ho conosciuto Elisabetta molti anni fa.  Ricordo che era in dubbio se intraprendere la carriera da avvocato o quella da scrittrice. Il “peso della società” e del “lavoro sicuro” ha avuto la meglio: si è laureata, ha superato l’esame di stato e da anni lavora come avvocato con ottimi risultati. La “fiamma artistica” ha però continuato, negli anni, a rimanere accesa fino a quando, poco tempo fa, nonostante le sicurezze ottenute, si è resa conto che assecondare il bisogno di esprimersi e dar voce alla propria creatività avrebbero dato più significato alla sua vita e le avrebbero portato molte più soddisfazioni.  Ha intrapreso quindi un secondo percorso: quella da scrittrice.

Quando mi ha contattata per propormi un’intervista le sue parole mi hanno emozionato molto, per la forza della sua decisione e per esserle stata, anche se in piccolissima parte, di ispirazione.

Queste le sue parole: “Leggo su FB dei tuoi viaggi e di quanto il tuo lavoro stia crescendo. Ti avevo già scritto di quanto fossero belle le tue foto e di come ti stimassi per aver avuto la forza di intraprendere una nuova avventura. In qualche modo mi hai ispirata e quest’anno, dopo aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissata (titolo di avvocato, lavoro stabile a tempo indeterminato e vita nuova) ho iniziato a rimuginare e i miei vecchi sogni sono riaffiorati. Mi sono quindi messa a studiare un piano per realizzarli. (… ) Mi piacerebbe moltissimo poter intervistare te!”

Elisabetta ha appena aperto il suo blog www.lizfolie.com

Mi auguro che sia un bell’esempio per tutti per non abbandonare i propri sogni!

LA MIA INTERVISTA COMPLETA:

http://www.pfgstyle.com/2012/12/manuela-masciadri-tra-arte-fotografia-e.html

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Cos’è il Fashion Portrait?

Mi sono chiesta per diverso tempo se preferissi la ritrattistica o la moda.

Dopo set super fashion, con abiti meravigliosi, make up ricercato e modelle che sapessero giocare con il proprio corpo in modo estremo ma naturale, mi rispondevo che la moda mi concedeva la possibilità di dare forma a idee e di creare situazioni surreali.

Soddisfazione e puro piacere per il mio ego e la mia esigenza di ricerca ed espressione artistica!

In set successivi mi trovavo invece di fronte ragazze e donne (studentesse, casalinghe, mamme, avvocati.. anche un’ingegnere! ), che semplicemente volevano un ricordo di se, per loro o per il proprio compagno, magari per imprimere in modo indelebile un momento di vita personale particolarmente significativo.

E riuscire a catturare un sguardo.. un’espressione che raccontasse al meglio la loro personalità, seppur in una situazione così apparentemente innaturale per loro, mi lasciava un sorriso sulle labbra e la pienezza nel cuore..ricordandomi perché amo così tanto il mio lavoro.

Dopo diversi anni di shooting e di ricerca ho smesso di chiedermi se preferissi la ritrattistica o la moda.. rendendomi conto che la fusione di entrambe era quello che maggiormente mi dava la possibilità di esprimermi: artisticamente ed emozionalmente.

Trovo vuoto e insapore uno scatto fashion che non mi trasmetta qualcosa a livello emotivo e trovo interessante rivisitare un ritratto, prendendo in prestito tagli, luci, style e postproduzione tipici dalla moda.

I “RITRATTI MODA” mi danno la possibilità di far sentire ogni donna bellissima, per una volta come se fosse lei stessa in una rivista di moda, ma pur sempre reale e credibile.. quasi al limite del dubbio.. “ma mi avrà photoshoppato tanto o sono proprio così?”

Karine è una mamma, una bravissima cuoca e con ottimo gusto del design d’interni. Abbiamo realizzato questo shooting poco tempo fa nella sua bellissima casa a Chicago.Aveva avuto la sua bimba da poco più di un mese e Rama, suo marito, le ha regalato una sessione fotografica.

Farla sentire sexy e femminile in un momento così speciale della loro vita è stato meraviglioso!

The other side of me

Dentro ogni donna è rappresentata un’identità femminile tanto quanto una maschile, che sia solo un’espressione interiore o vera e propria manifestazione. Allo stesso modo, in ogni uomo coesistono forza e durezza, così come sensibilità e morbidezza. Molte persone spesso soffocano questo “altro lato” e, condizionati da stereotipi socio-culturali, ne hanno paura. Altri invece lo esaltano, lo sentono fortemente presente nel loro essere e scelgono di viverlo esternamente. Non parlo di sessualità ma di sensibilità, di identità.

Era diverso tempo che volevo esprimere questo “contrasto esistenziale” fotograficamente. Quando finalmente ho conosciuto Gianmarco ho capito che sarebbe stata la persona giusta per aiutarmi a raccontare la mia percezione di questo aspetto della natura umana. L’essere androgino (dal greco andròs, uomo, e gyné, donna) svincola uomini e donne da un concetto rigido di “ruolo sessuale”.

E’ stato magico. La delicatezza e la sensibilità interpretativa di Gianmarco mi hanno stregata. Per la prima volta ho sentito di avere sul mio set due persone coesistere in una, per tutto il tempo mi è sembrato di essere in una dimensione parallela, nella quale non esiste un uomo o una donna, ma semplicemente una persona, fatta di entrambe le parti fuse, in egual misura, in un corpo solo, alla ricerca di qualcosa che va oltre l’identità sessuale: se stesso.

Contecain Fashion Portrait

Quando Luca, designer di Contecain.com, mi ha contattata proponendomi di interpretare i suoi abiti, mi ha chiesto di essere presente anche lui, per la prima volta, sul set insieme alle sue creazioni.

Ho sentito la sua voglia di mettersi in gioco e l’ho trovata una scelta coraggiosa e creativa, che condivido e sposo appieno.

Mi ha dato quindi la possibilità di ideare un tipo di scatto, oltre a quelli puramente fashion, che amo molto e che amo chiamare FASHION PORTRAIT: un set moda ma più emozionale, espressivo, che racconti la personalità del modello, ma sempre in chiave fashion.

Per la postproduzione ho pensato molto a quale tipo di mood potesse meglio rappresentare lui e il suo brand.

Alla fine ho optato per un effetto mosso creativo/selettivo.

Ho scelto quindi di dare movimento ad alcune parti delle immagini e “congelarne” altre.

In alcuni scatti con la modella ho preferito rendere lei femminile ma quasi eterea, come fosse un entità astratta, e dare più risalto alla texture (ricercata e dai volumi interessanti ) degli abiti, invece assolutamente reali.

Ho ricreato lo stesso effetto in quelle nelle quali Luca è il modello principale.

Gli scatti in coppia li ho considerati appunto come un suo RITRATTO MODA: il volto di Contecain è quindi in primo piano, e la sua modella/musa è vicino a lui ma sospesa in un’altra dimensione.. al confine tra una presenza reale e una visione onirica della sua mente.

Un set stimolante che trovo interessante condividere come primo post.

Benvenuti.